In copertina e all’interno disegni di Giulia Reale e Toni Centonze
Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto l’autrice è 9^ classificata nel concorso letterario Il giro d’Italia delle poesie in cornice 2005
Inquietudine; è la prima parola che mi è balzata alla mente leggendo la raccolta di Giulia Reale. Mi pare un termine che si adatta bene a descrivere il timore che la fiducia negli uomini, nelle altre persone, possa essere attrezzo troppo debole per affrontarne gli umori, le contraddizioni, i pregiudizi, oppure per evitare i possibili fraintendimenti, per rompere le barriere che inevitabilmente si alzano, chissà per quale motivo, nelle relazioni quotidiane…
…Le poesie seguono l’altalena degli stati d’animo; se l’ansia e la fantasia invocano la solitudine, tuttavia non è lì che si trova la pace, perché «ogni giorno è sempre più una fatica» e impone il movimento, il cambiar posa, gli approcci ripetutamente tentati e subiti…
…Sul piano stilistico e retorico, le fondamentali contraddizioni tracciate nel testo trovano riscontro nella ricorrente figura dell’ossimoro, grazie alla quale l’autrice cerca di tenere insieme molte cose, il quotidiano e l’infinito, la sofferenza e la gioia, il desiderio e la rinuncia, il calore e la distanza, l’amore dichiarato, gridato e la noia, la pioggia e l’arcobaleno.
Così Giulia compone e ricompone i suoi affetti, combina i momenti e le ore, le angosce pacate e le esplosioni di collera. Comunque sia, ogni giorno «inizia una danza», non sempre lieta, giungono gli echi del mondo anche «in questa parte di cielo»; echi di vita e di morte: cosa di imperdonabile?
Eugenio Imbriani
(Docente di Antropologia culturale
c/o l’Università del Salento)