Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori per il conseguimento del 4° posto nel concorso Il Club degli autori 2011-2012
Distintasi già in concorsi letterari per racconti inediti, Milena Boldi ha deciso finalmente di uscire allo scoperto, come si suol dire, con una pubblicazione in volume. E va detto subito che si tratta di un esordio degno di molto apprezzamento. Sono dieci racconti brevi – alcuni a sfondo autobiografico, altri ambientati fra gente comune che si dibatte nella realtà di ogni giorno – a cui la scrittrice dà vita nel giro di pochissime pagine attraverso un linguaggio semplice ed essenziale e uno stile sempre fluido e piacevole…
…Milena Boldi, giova qui ricordarlo, s’interessa anche di poesia. Recentissima una sua affermazione in un concorso letterario con la lirica Desiderio, con cui conferma la sua visione un po’ inquieta della vita e la sottesa urgenza etica di resistere, attraverso l’esercizio della parola, alle insidie del male. Una visione inquieta, frequente e diffusa un po’ ovunque anche in questi suoi racconti, tanto che, a lettura ultimata, si ha l’impressione che si possano ricondurre tutti a quest’unica fonte d’ispirazione come capitoli di un unico romanzo. E infatti, pur nel mutare di situazioni e motivazioni, essi trovano, nel mondo psicologico e morale della scrittrice, la loro casa comune, la loro giustificazione, senza la quale non si potrebbe affermare che la Boldi sia quella scrittrice talentuosa che è, con tanto di poetica e concezioni legate al suo estro creativo. Se a tutto questo si aggiungono i pregi della fantasia e della concretezza, l’una fatta di un’immaginazione ricca e sbrigliata, l’altra sempre pregnante di realtà oggettivamente verificabili, si può concludere esortando la scrittrice a continuare a scrivere, e non necessariamente un’altra raccolta di racconti, ma anche un romanzo o addirittura un volume di poesie, perché tante sembrerebbero le strade che lei è al momento in grado di percorrere…
…È raro che una scrittrice esordiente (o scrittore) riesca a tracciarsi sin dall’inizio tante possibili vie per la sua futura produzione, ma è altrettanto raro che queste cose si possano già incominciare a dire su di un’autrice di cui si conoscono appena dieci racconti e qualche poesia, certamente pochi, ma quanti ne sono bastati per fondare su di essi certezze e attese a un tempo: per le cose che ha scritto e per quello che potrà ancora scrivere.
Giuseppe Leone