…Nel Canto XII del Purgatorio, Dante e Virgilio incontrano alcune anime, sedute presso la roccia, coperte di manti il cui colore si confonde con la pietra.
Esse sono rivestite di panno grezzo, si appoggiano l’una alla spalla dell’altra, sembrano i ciechi che chiedono l’elemosina davanti alle chiese. Sono gli invidiosi. Ad essi, che in vita ebbero sentimenti ostili e malevoli verso gli altri, la vista è tolta con una forma di contrappasso particolarmente penosa: hanno le palpebre cucite da un fil di ferro; dalle orribili cuciture trapelano le lacrime.
Nella sua ultima fatica letteraria, Ildo Testoni crea un personaggio, il forte e speranzoso Marco, che negli anni della giovinezza, i più belli e ricchi della sua vita, intraprende un cammino di crescita personale e professionale irto di difficoltà e di prove da superare.
Frustrato nel suo desiderio di dedicarsi agli studi letterari, Marco, figlio di famiglia contadina, piega il suo volere alle necessità imposte da una situazione economica difficile e si dedica, con abnegazione e volontà, a un lavoro fatto di fatiche e sacrifici ma anche ricco di soddisfazioni e di occasioni di vera gioia…
dalla prefazione di Marco Bottoni