Colui che scrive poesie sperimenta questa singolare sensibilità a riconoscere quegli accadimenti colmi di bellezza e di senso che attraversano le nostre esistenze e che il poeta sa celebrare attraverso le parole. […]
Anche lo stile poetico di Katuscia partecipa a questo movimento di scavo ed emersione. Anzi, esso ne rappresenta l’infrastruttura linguistica imprescindibile. Esso è asciutto, essenziale, diretto, quasi una eco delle liriche di Ungaretti a cui l’autrice è particolarmente legata. Ogni poesia è spoglia, diretta, incurante di artificiosi orpelli espressivi o di lunghe parafrasi. Essa arriva dritta al punto, centra l’obiettivo, giunge alla meta senza lunghe peregrinazioni o improbabili dirottamenti. Anche la punteggiatura è scarna, come a non distrarre il lettore dalla forza intrinseca della parola ed evitare ogni depotenziamento o attenuazione.
dalla prefazione di M. Zanoncelli