Sergio Benedetto Sabetta propone una silloge di poesie strettamente collegate alle personali esperienze militari e di alcuni membri della sua famiglia che hanno partecipato alle varie guerre, che diventano il nucleo pulsante d’una visione poetica riconducibile ad un periodo esistenziale che mai dimenticherà.
Tali esperienze sono riconducibili al suo periodo di addestramento alla Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali d’Artiglieria di Foligno come Sottotenente, negli anni 1980-1981, poi, nel I Gruppo Artiglieria Pesante “Adige”, nella III Brigata Missili “Aquileia” e nel V Corpo d’Armata ad Elvas…
…Durante il processo lirico domina un sentimento di solitaria malinconia che ammanta il pensiero nel vortice del tempo, nelle infinite attese, tra le montagne immerse nella luce invernale, tra il ghiaccio ed i dirupi, tra gli affanni e il freddo intenso, nei gesti quotidiani e negli ordini degli Ufficiali che si disperdono tra acri fumi ed il rombo dei motori dei mezzi militari…
…Nella silloge di poesie lo sguardo di Sergio Benedetto Sabetta coglie e fissa le vicende e le molteplici emozioni dell’esperienza militare che ha vissuto che si miscela e plasma con le “lontane memorie” di alcuni membri della sua famiglia e di tutti i soldati che hanno combattuto le varie guerre, grazie ad un sommesso recupero memoriale e un susseguirsi di stati d’animo, d’intense atmosfere e profonde suggestioni che creano una visione poetica autentica e pulsante.
Dalla prefazione di Massimiliano Del Duca