Nella sua villa di Tarquinia, cittadina dell’alto Lazio di origine etrusca, viene trovato il corpo senza vita del conte Guelfi, facoltoso produttore cinematografico. La vita libertina, le equivoche frequentazioni di incalliti malavitosi e di giovani attrici in cerca di successo, rendono il compito degli inquirenti estremamente difficoltoso.
L’avv. Clerici, difensore di uno degli imputati, si improvvisa detective, ma viene travolto da una struggente passione che lo induce a scendere a compromessi con la propria coscienza di integerrimo uomo di legge.
Perseguitato dalle ricattatorie minacce di una misteriosa setta di fanatici religiosi ottiene, suo malgrado, un aiuto risolutivo dall’intervento deciso e spregiudicato di un losco e cinico trafficante.
È uno spaccato sulla vita della borghesia capitolina, un thriller incalzante in cui l’illegalità, la corruzione ed il malcostume, si mischiano al perbenismo in intricate vicende che sembrano rievocare l’ormai lontana dolce vita.