Vie, viuzze, strade isolate, afflizione, corse a senso unico, disoccupazione. Stanchezza, inerzia, voglia di mollare, desiderio di cambiare.
Camminare per anguste vie, sognare un futuro migliore, ogni giorno uguale all’altro. Afflizione, cambiare religione?
Non ci penso proprio, anche se Dio è lontano da me. E poi solitudine, ancora solitudine, spazi vuoti, dentro di me. Non ottenere mai niente. La falsa commiserazione, la nausea per la retorica.
Vie, viuzze, domeniche inutili, capire la felicità degli altri, gente comune che ha sempre avuto chi gli pagava il conto. Vicoli oscuri, Napoli è Giappone, è Cina, è Africa, è Brasile, è Santo Domingo, giù alla stazione il tempo non passa mai.
Facce gialle, facce nere, facce bianche. Fai tutto questo, poi accendi la televisione, e vedi sempre le stesse facce e le stesse cose. Apri la finestra sempre le stesse cose. Esci per strada, sempre la disoccupazione. La prostituzione. I ragazzi di strada, le ragazze di strada, adolescenza finita, vecchiaia lontana, zero di tutto. Situazioni in altomare, traffico metropolitano, comparse alla televisione, canzoni, poesie, l’Italia campione, ancora la disoccupazione, chi può darmi, una differente angolazione?
Alessandro Lugli