“Né angeli, né demoni”, nuova opera di Rosa Maria Corti Terragni, chiude la trilogia iniziata con “Mistero all’Abbazia” e “La Colombera” come a suggello d’una lunga rivisitazione storica che l’autrice conduce al suo epilogo sempre confermando la capacità narrativa di rendere “vivo” ciò che racconta e l’estrema attenzione al giusto dosaggio delle raffigurazioni dei protagonisti, dei riferimenti storici e culturali nonché dell’abilità nel ricreare atmosfere antiche che sono meravigliosamente “vere”.
Gli avvenimenti vengono riportati nel diario della conversa Gertrude Vols, vicende conosciute e avventure di cui fu anche protagonista, che racconta della sua devozione per la nobile monaca Ildegarda dalla quale aveva ricevuto numerosi insegnamenti, potendo sempre contare sulla sua protezione amorevole e su un rapporto che si basava sulla totale fiducia…
...Rosa Maria Corti Terragni, in una continua miscela di riferimenti storici, di brevi spaccati di vita quotidiana, di contese e conflitti tra feudatari, di alleanze e tradimenti, di precarietà quotidiana, che vedono come sfondo le atmosfere d’un carosello medioevale, rese nel pieno della loro efficacia, riesce ad alimentare in continuazione, immettendovi sempre nuova linfa, questo nuovo libro che chiude la trilogia sopra accennata, mai dimenticando di ammantare le vicende con una narrazione densa di eventi che coinvolgono fino all’ultima pagina.
Massimo Barile