Silloge segnalata nel concorso letterario “Ebook in… versi” 2016
“La silloge di Rosa Maria Corti riconduce ad un itinerario lirico, tra Italia, Francia e Svizzera, che spazia dal Queyras, regione francese delle Alte Alpi, con i suoi suggestivi “camini delle fate”, al Monviso, il virgiliano “Vesulus pinifer”, “visibile da ogni luogo”, cantato da Virgilio nell’Eneide.
Si avverte il desiderio di espandere lo sguardo oltre l’orizzonte come ad alimentare il profumo del tempo, le antiche fragranze tra valli e borghi solitari ed ammantare le impressioni offerte dalla Natura con il suo magico silenzio. La poesia di Rosa Maria Corti è sempre precisa, nitida, trasparente come cristallo. Il senso della luce, che irradia dalla sua lirica, diventa armonia universale”.
«…La raccolta è fitta di impressioni paesaggistiche, soprattutto di luci e di ombre. Più luci che ombre, o per lo meno una tensione costante verso la luce, con chiuse folgoranti come «Sul pascolo le pecore / s’abbeverano di luce»… È un desiderio di luce nonostante tutto. Mi piace il Vallone di Elva, con il suo erto attacco. Apprezzo la precisione botanica, nel buon solco di Pascoli e, diversamente, di Montale: «la soffice e piumosa salvastrella», per cui il meglio per me è racchiuso in Per un erbario…»
Alessandro Martini