Rosa Maria Corti ritorna a un tema a lei caro da sempre, quello delle vicende di una donna davvero speciale, Teodolinda, regina dei Longobardi… L’Autrice però ci vuole raccontare qualcosa di più e, come sempre nel suo scrivere, storia, leggenda e fantasia si alternano affascinandoci e coinvolgendoci… E la Venere Ceraunia? Beh, su questo punto del racconto si vuole lasciare un po’ di mistero, permettendo così alla fantasia del lettore di volare veramente lontano, fino ai monti dell’Epiro, nella penisola balcanica. Le pietre però non sono fantasia e la “Pietra Ceraunia” esiste davvero, è visibile e tangibile. Sogno e realtà, dunque, a volte sono strettamente intrecciati così come la vita della bionda Teodolinda e del baldo Autari che, chi lo avrebbe detto, si sarebbero incontrati proprio nel piccolo borgo di Cerano Intelvi.
Dalla prefazione di Giorgio Terragni