Secondo una leggenda giapponese, chi piega mille gru origami vedrà avverato il proprio sogno. Un uomo, distrutto dalla depressione, prova, lasciando impressa su ognuna delle gru una goccia di vita, un haiku. Ma dopo aver piegato l’ultima, l’uomo (il “creatore”) si accascia sulla sua scrivania. La gru prende vita…
Grazie all’aiuto di un bambino e del vento, insieme all’amica barca, anch’essa origami, la gru riuscirà ad evadere dalla stanza nella quale è imprigionata, a raggiungere la linea sottile che unisce cielo e mare e le altre 999 gru già volteggianti sulle acque del tramonto.
Il suo volo risveglierà e salverà colui che l’ha creata.
Quel vento misericordioso anche dopo la morte dell’uomo continuerà a spingere le sue creature, simbolo di conforto e Amore, verso chi si sente perso, avvolto dalle spire della disperazione. Io cercherò nel mondo le persone che hanno ricevuto questo dono e trascriverò le brevi poesie impresse nelle gru; poco importa se qualcuno mi darà del matto: armato di coraggio, proverò a imitare il creatore, piegando a mia volta gru e racchiudendo in ognuna di esse un sogno o un dolore, nel tentativo di salvare me stesso e coloro che celano il mio sentire.
Arriva un momento nella vita in cui ti chiedi cosa stai facendo per te stesso e per gli altri, un momento in cui vorresti lasciare alle spalle ogni cosa che ti ha ferito o fatto gioire, e ricominciare come se nulla fosse mai successo. Un altro viaggio che non sia un sogno illumina la mente, lo immagini pieno di sorprese e fiori sconosciuti. Ci sono giorni che sanno stare sulla soglia del tempo e della ragione, risvegli che spingono verso la magia di questo viaggio: nessuna spina, nessuna malattia dell’anima o del corpo può turbarli. I ricordi sfumano, ridandoti il sorriso di volti amati, mentre irrompe la chiara consapevolezza che il senso di tutto è a un millimetro dal tuo essere. Ci sono giorni in cui hai il coraggio di lasciare l’apparenza agli altri e gioire del volo di un passero che hai salvato dalla bocca di uno dei tuoi gatti, sapendo che a spiccare il volo non sarà il passero ma la tua anima.