Pubblicazione realizzata con il contributo de IL CLUB degli autori in quanto la silloge è Segnalata dalla Giuria nel concorso letterario Jacques Prévert 2014
«Leggere queste poesie è un po’ come tirare il fiato dopo una lunga e bella corsa: fermarsi, sentire il respiro che rallenta, assaporare la quieta stanchezza dei muscoli, guardare il cielo che sembra sempre un po’ più aperto, sentire il vento che soffia, anche quando è sottile e silenzioso. Perché sono poesie dallo sguardo ampio e dal fiato lungo, la cui brevità è contraddetta ed espansa dalla lunga eco di ogni parola. Sono poesie armoniose e semplici, che parlano di vita interiore profonda e placata, anche quando vi si affaccia il dolore: che è comunque un dolore rotondo, intero, assaporato dal cuore come una tonda, dolce caramella; un dolore che non lacera ma viene trattenuto affinché, dopo, possa insegnare a ricucire, ricomporre, sanare. Molte cose si possono trovare in questi versi: la ferita e il conforto, la ricerca e la perdita, l’appagamento e la contemplazione dell’assenza. Ma ogni cosa si tiene e ricongiunge in immagini che puntano sempre, diritte e ferme, verso l’essenza del cuore e la pulizia dell’anima».
Olivia Trioschi
Presidente del premio letterario Prévert» sezione poesia