Un secolo fa iniziava quel conflitto che, in seguito, verrà denominato: Prima Guerra Mondiale.
Un avvenimento che sconvolse il nostro Pianeta perché interessò tutti i Continenti, in una lotta che costò all’Umanità milioni e milioni di vite umane.
Anche lo scacchiere dove si svolse questa tragedia risultò colossale: la guerra interessò per novemila chilometri fra Europa ed Asia, dalle rive del Mare del Nord, fino alle sabbie dei deserti dell’Arabia ed alle boscaglie delle colonie tedesche in Africa.
Anche il nostro Paese ne fu coinvolto.
La guerra combattuta dall’Italia si svolse, prevalentemente, sulle montagne e spesso nelle alte vette dell’arco alpino.
Questo libro narrerà, con racconti, le vicende della vita e delle battaglie che si svolsero lassù con protagonisti umili come sanno essere gli uomini che vivono a contatto con le montagne.
Storie semplici d’uomini e soldati nel compimento del loro dovere, in quel teatro naturale delle Alpi pieno d’asperità in tempi normali, reso ancora più drammatico dagli eventi di un conflitto armato ad altezze oltre le quali si spegne ogni forma di vita e la stessa natura si fa nemica dell’uomo.
Storie che, spesso hanno dell’inverosimile, perché avvenute dove i monti si elevano verso il cielo, oltre i tremila metri, con la nuda roccia ed i ghiacciai perenni, dove regna incontrastato e infinito il silenzio e si scatenano le grandi forze della Natura.
I nonni e bisnonni dei nostri giovani si cimentarono in questa duplice lotta: le avversità della Natura e la difficoltà estrema del combattimento, dando prova eccezionale d’uomini e soldati chiamati ad adempiere un dovere.
È un libro che parla di guerra ma non vuole essere un incentivo alla guerra.
Vuole essere, semplicemente, una testimonianza della sofferenza di una gioventù che la guerra ha vissuto, per quasi quattro anni.
Un segno di gratitudine verso quelli che tornarono, ma soprattutto per quelli che, lassù, resteranno in eterno.
Buona lettura!
Bruno Longanesi