…Il racconto che apre il libro, dal titolo “Don Romeo”, rappresenta il simbolo narrativo che è fedele espressione delle intenzioni di Bruno Longanesi, perennemente in equilibrio tra realtà e invenzione letteraria, tra sguardo attento al quotidiano vivere con le sue sofferenze e visione ammantata da un velo d’ironia, capace di regalare un sorriso, fino a sfociare in una rappresentazione tragicomica del mondo con la figura d’un parroco d’un piccolo paese sperduto tra le montagne che, a causa dell’età avanzata, crede d’esser diventato vescovo e s’atteggia ormai a “monsignore”: la divertente vicenda, che risulta esilarante in alcune rappresentazioni, si chiude con il forzato prelevamento del parroco che non intacca la convinzione dei suoi compaesani, sicuri che presto diventerà Papa.
Nel susseguirsi dei racconti che riconducono ad una visione ironica delle umane vicende troviamo anche l’incredibile storia della famosa “barca di Marino”, ancorata al terzo piano d’un palazzo, diventata ormai un ristorante rinomato, grazie alla “visionaria follia” del romagnolo Marino: la tempesta che ha scaraventato la “barca miracolosa” vicino alla sua casa assume un significato allegorico e tutto pare dominato dal destino…
dalla prefazione di Massimo Barile